Viene quasi immediato, quando si parla di vitamina C, associarla agli agrumi. Sin dalla tenera età infatti, siamo abituati, per esempio, a bere succo d’arancia per prevenire i malanni di stagione. Anche durante gli intervalli delle partite di calcio o basket ai bambini viene spesso dato un arancio o un mandarino, quasi come fosse una sorta di frutto miracoloso in grado di assicurare lunga vita e di ripristinare le forze perdute con lo sforzo fisico.
Tuttavia, oggi sappiamo che il fatto che gli agrumi contengano un’elevatissima quantità di vitamina C è un falso mito.
In questo articolo cerchiamo di capire prima di tutto cos’è la tanto decantata vitamina C e poi di scoprire quali sono i prodotti ortofrutticoli che, realmente, ne sono ricchi.
Detta anche “acido ascorbico”, la vitamina C è una delle poche vitamine che il corpo umano non è in grado di produrre autonomamente, motivo per il quale dev’essere introdotta nell’organismo attraverso l’alimentazione.
Se assunta nelle giuste quantità, questa sostanza permette di prevenire e curare più velocemente le malattie, in quanto aumenta l’efficacia del sistema immunitario.
Nelle arance c’è, contrariamente a quanto si pensa, un basso contenuto di vitamina C: 100 grammi di polpa d’arancia contengono infatti 52 milligrammi di questa vitamina, livelli davvero esigui rispetto alla prugna Kakadu (che ne contiene ben 5300 per 100 grammi).
Tra i frutti più ricchi di vitamina C sono inoltre da menzionare kiwi, papaia e acerola, un frutto tropicale piccolo e poco che proviene dal Sud America e dai Caraibi.
Anche i peperoncini rossi si annoverano inaspettatamente tra gli alimenti che hanno un contenuto di vitamina C più alto delle arance (e degli agrumi in generale), con i loro 143 milligrammi di vitamina C per 100 grammi di prodotto.
Non solo frutta: anche molti ortaggi, contrariamente a quanto si possa pensare, contengono livelli superiori di vitamina C rispetto agli agrumi. Tra questi vi sono, per esempio, i cavoletti di Bruxelles, che hanno 81 milligrammi di vitamina C per 100 grammi. Broccoli e cavoli, appartenenti alla famiglia delle verdure crucifere come i cavoletti di Bruxelles, hanno dei valori simili a questi ultimi.
Tra le piante aromatiche sono invece da menzionare prezzemolo e timo.